LIBRERIA NERO SU BIANCO: Scheda prodotto
FEDERICO IL GRANDE
di BARBERO ALESSANDRO
Stato Editoriale
In commercio
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- Titolo: FEDERICO IL GRANDE
- Autore: BARBERO ALESSANDRO
- Illustratore: 0
- Editore: SELLERIO EDITORE PALERMO
- Collana: ALLE 8 DELLA SERA
- Anno: 2007
- ISBN: 9788838922251
- Pagine: 226
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 920 GEOGRAFIA E STORIA
Classificazione CEE
- BGH BIOGRAFIE: PERSONAGGI STORICI, POLITICI E MILITARI
- 3JF DAL 1700 AL 1800
Da giovane era stato il figlio ribelle e avventuroso di un padre violento e militarista; amava la musica, suonando e componendo con estro; leggeva instancabilmente, e la conversazione con i filosofi era nella sua giornata la cosa più importante; dichiarava il re primo servitore dello stato e la "corona un cappello che lascia passare la pioggia". Eppure, in una politica europea già spregiudicata, Federico il Grande inaugurò un cinismo aggressivo, strumento della volontà di potenza entrata - secondo alcuni storici - nei geni maligni dell'Europa futura; era sleale e ingrato, "il malvagio uomo" lo chiamava Maria Teresa d'Austria. Si reputava un philosophe innanzitutto: strano philosophe che disprezzava l'umanità. Figura doppia, contraddittoria, enigma sfuggente, e quindi soggetto ideale per una biografia. Alessandro Barbero, nato a Torino nel 1959, è professore ordinario presso l'Università del Piemonte Orientale a Vercelli. Studioso di storia medievale e di storia militare, ha pubblicato fra l'altro libri su Carlo Magno, sulle invasioni barbariche e sulla battaglia di Waterloo. È autore di diversi romanzi storici, il primo dei quali, "Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo", ha vinto nel 1996 il Premio Strega.
Dalla radio al libro. La vita e le avventure di Federico il Grande re di Prussia: figlio violento e avventuroso, amante della musica e delle lettere, amico dei filosofi. Figura doppia, contraddittoria, enigma sfuggente, e quindi soggetto ideale per una biografia. Da giovane era stato il figlio ribelle e avventuroso di un padre violento e militarista; amava la musica, suonando e componendo con estro; leggeva instancabilmente, e la conversazione con i filosofi era nella sua giornata la cosa più importante; dichiarava il re primo servitore dello stato e la «corona un cappello che lascia passare la pioggia». Eppure, in una politica europea già spregiudicata, Federico il Grande inaugurò un cinismo aggressivo, strumento della volontà di potenza entrata – secondo alcuni storici – nei geni maligni dell’Europa futura; era sleale e ingrato, «il malvagio uomo» lo chiamava Maria Teresa d’Austria. Si reputava un philosophe innanzitutto: strano philosophe che disprezzava l’umanità. Figura doppia, contraddittoria, enigma sfuggente, e quindi soggetto ideale per una biografia. Alessandro Barbero, nato a Torino nel 1959, è professore ordinario presso l'Università del Piemonte Orientale a Vercelli. Studioso di storia medievale e di storia militare, ha pubblicato fra l'altro libri su Carlo Magno, sulle invasioni barbariche e sulla battaglia di Waterloo. È autore di diversi romanzi storici, il primo dei quali, Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo, ha vinto nel 1996 il Premio Strega.