LIBRERIA NERO SU BIANCO: Scheda prodotto
GHETTI DI HITLER. VOCI DA UNA SOCIETA' SOTTO ASSEDIO 1939-1944 (I)
di CORNI GUSTAVO
Stato Editoriale
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- Titolo: GHETTI DI HITLER. VOCI DA UNA SOCIETA' SOTTO ASSEDIO 1939-1944 (I)
- Sottotitolo: VOCI DA UNA SOCIETA' SOTTO ASSEDIO 1939-1944
- Autore: CORNI GUSTAVO
- Illustratore: 0
- Editore: IL MULINO
- Macrosettore: STORIA
- Settore: STORIA-EBRAISMO
- Collana: BIBLIOTECA STORICA
- Anno: 2001
- ISBN: 9788815081278
- Pagine: 528
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 940 GEOGRAFIA E STORIA
Classificazione CEE
- JPFQ FASCISMO E NAZISMO
Il volume fa ricorso a una vasta messe di diari e memorie. Molti ebrei hanno infatti scritto della propria esperienza e lasciato minute cronache degli accadimenti. Rielaborando questo materiale Corni ha ricostruito tutti gli aspetti della vita quotidiana nei ghetti e le reazioni dei singoli e delle comunità alla persecuzione. Ne esce un libro terribilmente eloquente sugli indicibili disagi materiali (il sovraffollamento, la fame, il caroviveri), sulle violenze naziste, ma anche sull'autogoverno dei ghetti e la funzione spesso equivoca che lo Judenrat e la polizia ebraica esercitavano, sui tentativi di resistenza, infine sulla difficoltà, talora insuperabile, di preservare la propria dignità in condizioni estreme.
Prima del campo di sterminio: vivere, sopravvivere, morire nei ghetti nazisti. I ghetti furono un sistema di reclusione adottato dai nazisti per gli ebrei dell'Europa orientale che precedette e accompagnò la soluzione finale dello sterminio; fra l'inverno del 1939 e l'agosto del 1944 i ghetti istituiti dai nazisti furono centinaia. Il più famoso, quello di Varsavia, giunse ad avere una popolazione di 450.000 persone. Di fronte alla più impressionante realtà dei campi di sterminio, questo aspetto della persecuzione nazista degli ebrei ha attirato minore attenzione. Ora il libro di Corni si propone di raccontare, sulla scorta di testimonianze e memorie dirette, cosa significò vivere nei ghetti di Hitler. Il volume fa ricorso a una vastissima messe di diari e memorie. Molti ebrei hanno infatti scritto della propria esperienza e lasciato minute cronache degli accadimenti. Rielaborando questo materiale, Corni ha ricostruito tutti gli aspetti della vita quotidiana nei ghetti, e le reazioni dei singoli e delle comunità alla persecuzione. Ne esce un libro terribilmente eloquente sugli indicibili disagi materiali (il sovraffollamento, la fame, il caroviveri), sulle violenze naziste, ma anche sull'autogoverno dei ghetti e la funzione spesso equivoca che lo Judenrat e la polizia ebraica esercitavano, sui tentativi di resistenza, infine sulla difficoltà, talora insuperabile, di preservare la propria dignità in condizioni così estreme. Gustavo Corni insegna Storia contemporanea nella Facoltà di Sociologia dell'Università di Trento. Studioso di storia tedesca, ha pubblicato: "La politica agraria del nazionalsocialismo" (Angeli, 1989), "Fascismo e fascismi" (Editori Riuniti, 1989), "Hitler" (Giunti e Lisciani, 1993), "Storia della Germania" (Il Saggiatore, 1995). Con il Mulino: "Stato assoluto e società agraria in Prussia nell'età di Federico II" (1982).