LIBRERIA NERO SU BIANCO: Scheda prodotto
RIPENSARE LA GUERRA
di BENOIST ALAIN DE
Stato Editoriale
In commercio
- Titolo: RIPENSARE LA GUERRA
- Autore: BENOIST ALAIN DE
- Illustratore: TraduttoreTARCHI M.Formato16
- Editore: ASEFI
- Macrosettore: ARTE
- Settore: ARTE
- Collana: QUADERNI32
- Anno: 1999
- ISBN: 9788886818438
- Pagine: 100
Classificazione DEWEY
- 350 SCIENZE SOCIALI
Classificazione CEE
Questa saggio intitolato "Ripensare la guerra" scritto in tempi di conflitti e di guerre permanenti, è, prima di tutto, una fenomenologia della guerra e su che cosa è diventata ma soprattutto come a partire dalla prima guerra mondiale gli eserciti come èlites abbiano lasciato il passo agli eserciti di massa dove militari non di professione sono stati "lanciati" nel più sanguinoso dei conflitti di tutta la storia dell'umanità. La seconda guerra mondiale è stata definita, non a torto, una continuazione della Prima e parlare di un unico conflitto mondiale non è un'ipotesi azzardata in considerazione che tutti i nodi irrisolti, primo fra tutti l'umiliazione della Germania, ritornarono in tutta la loro virulenza venticinque anni dopo ed è probabile che le inique decisioni, prese all'indomani della fine della Grande Guerra, avrebbero portato, nonostante Hitler, a rivendicare quanto perduto e a ridiscutere le condizioni di resa. Ma al di là delle conseguenze che ci sono state sul piano politico, c'è un dato che emerge fra tutti ed è il fatto che la prima guerra mondiale fu il primo conflitto " tecnologico ", l'utilizzo dei gas tossici, dei carri armati, delle mitragliatrici cambiarono completamente il volto della guerra anche e soprattutto per il numero di vittime coinvolte. I numeri ufficiali sono impressionanti, de Benoist ricorda le note di un cronista dell'epoca il quale osservava che se si fossero messe una dietro le altre le bare dei dieci milioni di morti si avrebbe avuto un corteo funebre lungo 20.000 Km. Ancora più accentuato nella seconda guerra mondiale fu il coinvolgimento di vittime civili, solo i morti di Dresda, Hiroshima e Nagasaki supererebbero le 750.000 unità, un numero impressionante considerando il fatto che in passato le città venivano messe a ferro e fuoco e saccheggiate ma mai si arrivava allo sterminio totale dei loro abitanti. Un altro dato che fa riflettere è quello che riguarda le dimensioni degli eserciti di massa moderni rispetto, per esempio, a quello che fu uno dei più formidabili eserciti di tutti i tempi, quello di Roma che anche nei momenti di massima espansione non superava le seicentomila unità. Perchè queste differenze così evidenti nei numeri? Prima di tutto perchè è cambiato a partire da Napoleone il modo di reclutare i soldati e poi perchè l'introduzione della tecnologia ha creato armi devastanti che coinvolgono strati sempre più vasti della popolazione.