LIBRERIA NERO SU BIANCO: Scheda prodotto
MIO BILIARDO (IL)
di RICHLER MORDECAI
Stato Editoriale
In commercio
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- Titolo: MIO BILIARDO (IL)
- Autore: RICHLER MORDECAI
- Illustratore: 0
- Editore: ADELPHI
- Collana: LA COLLANA DEI CASI
- Anno: 2002
- ISBN: 9788845917011
- Pagine: 184
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 830 LETTERATURA
Classificazione CEE
- BGLA AUTOBIOGRAFIE: LETTERATI
Convinto che il biliardo sia un gioco troppo serio per lasciarlo ai cronisti sportivi, Richler ne tesse qui un'elegia che sembra il colpo da maestro di un grande giocatore, con la palla che finisce in buca dopo un gioco di sponde imprevedibile. Così la penna che sembrava prepararsi a incidere il cammeo di un fuoriclasse devia di colpo verso i locali fumosi della Montreal del secondo dopoguerra, da lì rimbalza in un confronto a distanza con le pagine dedicate allo sport da grandi scrittori, poi colpisce il calcio, il football e l'hockey.
Che cos’hanno in comune Paul Newman, la Regina Madre d’Inghilterra ed il popolo degli insonni disposti a seguire in televisione, fino all’alba, le silenziose evoluzioni delle palle colorate su un tappeto verde a tutto schermo? Semplice: una passione, la stessa che Mordecai Richler ha sempre nutrito e che in questo libro, il suo ultimo, si è decisa a raccontare. Convinto che il biliardo sia un gioco troppo serio per lasciarlo ai cronisti sportivi (categoria della quale ha peraltro a lungo, e onorevolmente, fatto parte), Richler ne tesse qui un’elegia che sembra il colpo da maestro di un grande giocatore, con la palla che finisce in buca dopo un gioco di sponde imprevedibile. Così la penna che sembrava prepararsi a incidere il cammeo di un fuoriclasse devia d’improvviso verso i locali fumosi della Montreal del secondo dopoguerra, da lì rimbalza in un confronto a distanza con le pagine dedicate allo sport da grandi scrittori, poi colpisce in rapida successione il calcio, il football o lo hockey - senza risparmiare, nei suoi andirivieni, niente e nessuno. E come i numerosi devoti della Versione di Barney avranno già previsto, i primi a cadere sono proprio i santini quali l’immenso Wayne Gretzky, simbolo dello sport americano oggi a riposo, e quindi disposto ad interpretare qualsiasi spot - “tranne quello dei Tampax. Per ora”.